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, il Ct del Gabon su Oyono: «Che crescita con Grosso, ora...»

Patrice Neveu in esclusiva a "TuttoFrosinone" ha parlato del grande momento che sta attraversando il terzino classe 2001 con la maglia giallazzurra
15.03.2023 11:30 di  Roberto De Luca  Twitter:    vedi letture
Anthony Oyono
Anthony Oyono
© foto di Frosinone Calcio

Dirompente, padrone del ruolo e versatile sul piano tattico. Tecnica buona per un difensore, accompagnata da movenze tipiche dei talenti puri. Che a Frosinone stia nascendo una stella è abbastanza chiaro. Ciò che però non si può sapere, almeno al momento, è la dimensione di questa stella. Di certo, Anthony Oyono si candida a diventare in fretta una delle più belle del firmamento giallazzurro a suon di discese e chiusure impeccabili. Proprio come accaduto, un po’ a sorpresa, sabato scorso a Bari quando è stato schierato in maniera inedita a sinistra da Fabio Grosso. Nessun problema, il classe 2001 nativo di Lille ha risposto alla grande. Cosa sorprendente agli occhi dei tanti, ma non di Patrice Neveu, Ct della Nazionale gabonese: «Anche in Italia - ha affermato a "TuttoFrosinone" - vi state accorgendo delle potenzialità di questo ragazzo. Anthony è il prototipo del terzino moderno: polivalente e in grado di determinare nello sviluppo del gioco. Può agire a destra, ma anche a sinistra come successo nell’ultima partita disputata oppure addirittura da centrale. Cambia poco, sono la testa e la velocità di pensiero che fanno la differenza nel calcio moderno».

Patrice Neveu (foto Fb Fédération Gabonaise de Football)

CRESCITA - Di certo, il percorso che sta compiendo il giovane Oyono continua ad orientarsi sui binari di una crescita costante. Scovato a gennaio 2022 dal direttore Guido Angelozzi e dall’area scouting del club ciociaro nel Boulogne, squadra di terza serie francese, in poco più di un anno vissuto all’ombra del Campanile ha mosso passi da gigante: «Necessitava - il pensiero di Neveu - di un’esperienza di questo tipo per maturare e formarsi in maniera globale. In particolare, la Serie B italiana richiede un’efficacia totale sia sul piano fisico che tecnico ed Anthony è un ragazzo che ha bisogno di confrontarsi sempre con sfide impegnative e stimolanti». Mantenendo invariate due cifre fondamentali come l’umiltà e la voglia di apprendere: «Da quando si è trasferito al Frosinone, io vedo un giocatore nettamente migliorato nella fase difensiva. È più presente e incisivo nei duelli individuali, aspetto in cui è stato carente in passato e che spesso gli ho fatto notare. Inoltre, è cresciuto tanto nel riconoscere le varie situazioni di gioco per compiere la scelta giusta».

FATTORE GROSSO - Positività imperante nei giudizi complessivi, dunque, resa tale grazie al lavoro di campo condotto da Fabio Grosso: «Non è casuale che Anthony sia migliorato seguendo i consigli di un ex campione del ruolo, bravo a valorizzarlo tirando fuori pian piano le sue doti». Così come la società del presidente Stirpe è stata altrettanto lungimirante nel tesserarlo da perfetto sconosciuto: «Non ho dubbi, se il Frosinone non lo avesse scovato sarebbe rimasto a militare, in modo anomalo, nelle serie inferiori del calcio francese. Bravi i dirigenti italiani a coglierne le qualità». I margini di crescita, rimanendo sul lato tecnico, sono ampi: «Lui - le parole del Ct gabonese - è come uno studente, più gli si chiede e più tende a dare. Va continuamente spronato. Con la Serie A ormai vicina, penso che salire di livello gli servirà per compiere l’upgrade definitivo. Oggi ritengo che sia ancora lontano dal suo potenziale massimo». Il che è tutto dire: descrizione eloquente di quanto il 2 giallazzurro prometta benissimo per il futuro.

IL PROSIEGUO DI STAGIONE - Nove giornate alla fine della stagione, scenari delineati e un sogno pronto a divenire realtà. Vale a dire quel tanto ambito Paradiso del calcio tricolore che, secondo Neveu, i ciociari meriterebbero seduta stante. La loro proposta di gioco non è passata inosservata nemmeno in Gabon: «Seguo le partite della squadra di Grosso per ovvie ragione, specie quando gioca Anthony. Il lavoro condotto dall’allenatore è straordinario non solo per i punti conquistati, perché alla fine questi sono il frutto di un operato quotidiano ben visibile sul campo. Il Frosinone è un collettivo organizzato, efficace palla al piede e solido nel limitare le azioni avversarie. E Grosso si è dimostrato bravissimo nel creare un bel gruppo: è lui l’artefice di questi risultati positivi». La Serie A da un lato, le qualificazioni per la Coppa d’Africa 2024 dall’altro. Con Oyono protagonista, visto che fa parte della lista dei convocati per il decisivo doppio impegno del 23 e 27 marzo contro il Sudan: «Mi aspetto molto da lui - ha concluso Patrice Neveu - e abbiamo bisogno delle sue spinte esterne». Dal Leone alle Pantere per non smettere di brillare.