L'Editoriale - Questa "spaccatura" non porta a niente. Uniti per conquistare la salvezza

25.03.2024 13:30 di  Stefano Martini  Twitter:    vedi letture
L'Editoriale - Questa "spaccatura" non porta a niente. Uniti per conquistare la salvezza
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La settimana della sosta per la nazionale lascia sempre tanti spunti di riflessioni, critiche, commenti e analisi, ma soprattutto da modo ai più pessimisti di alimentare le loro ipotesi. In questi giorni girando per la città, leggendo i social, se ne sono sentite e lette tante ma soprattutto è emersa una "spaccatura" tra i tifosi del Frosinone calcio: ci sono quelli che credono ancora nella salvezza e quelli che hanno gettato la spugna condannando i ragazzi di Di Francesco ad una retrocessione già scritta.

Il momento che sta attraversando il Frosinone calcio non è senza dubbio dei migliori, inutile nascondersi. I risultati ottenuti nel 2024 parlano chiaro (1 vittoria, 2 pareggi e 8 sconfitte) ma non è ancora tutto perduto, anzi proprio grazie al buon avvio in campionato i leoni sono ancora lì ad un solo punto di distanza dalla salvezza. Mancano ancora 9 gare, ci sono ancora 27 punti in palio e dunque tutto può accadere. Il Frosinone potrebbe retrocedere ma potrebbe anche chiudere a metà classifica, o strappare una storica salvezza all'ultimo respiro. C'è ancora un quarto di campionato da giocare e i leoni hanno tutte le carte in regola per dire ancora la loro. Delle squadre che lottano per la salvezza il Frosinone è quella con il maggior numero di gol subiti ma anche quella che ha segnato più gol, produce più occasioni da rete e che diverte il proprio pubblico. E' vero che in maniera pragmatica si possa pensare che non ci si salva col gioco ma con i punti in classifica, ma allargando l'analisi delle cose va compreso che questa squadra ha conquistato 24 punti in campionato provando sempre e solo a giocare a calcio. Provando a fare le barricate non sono arrivati punti. In diverse circostanze potevano essere fatte sicuramente scelte diverse, è mancata astuzia e malizia che hanno solitamente le squadre esperte, ma il Frosinone si è trovato spesso in vantaggio anche contro grandi squadre solo grazie alla propensione offensiva inculcata dall'allenatore alla squadra. La strada che possono percorrere i ciociari per provare a conquistare la salvezza è quella indicata da Di Francesco, ovvero attraverso il gioco.

Proprio Di Francesco che in queste settimane è stato messo sulla graticola da moltissimi tifosi e addetti ai lavori, è l'uomo sul quale la società ripone massima fiducia per conquistare l'obiettivo e non potrebbe essere altrimenti. In una rosa composta per lo più di giovani esordienti in A, l'unico ad avere esperienza, conoscenze e competenze del campionato è proprio Eusebio Di Francesco insieme al suo staff. Sicuramente nel suo passato ci sono degli esoneri, ma anche un campionato di B vinto, una storica qualificazione in Europa col Sassuolo (oggi dietro il Frosinone in classifica) e una semifinale di Champions League. Tutte le squadre allenate da Di Francesco hanno sempre provato ad esprimere un bel calcio e anche qui a Frosinone lo si sta notando, con pregi e difetti. Di Francesco va sostenuto cosi come va sostenuta la squadra poichè ad inizio anno ha scelto di metterci la faccia e sposare un progetto senza dubbio ambizioso ma anche complicato da portare avanti. Qualcuno dirà "non aveva altra scelta dopo le ultime esperienze" ma non è cosi, poteva continuare a star fermo e aspettare un'altra chance (Mazzarri è stato chiamato dal Napoli Campione d'Italia dopo l'esonero di Cagliari del 2022). Ha avuto grandissima parte dei suoi calciatori a disposizione a campionato già iniziato e nonostante ciò in pochissimo tempo il Frosinone ha iniziato a giocar bene, vincere ed entusiasmare. Non era una squadra di "fenomeni" ad ottobre, non può essere una squadra di "asini" adesso.

L'ottimo avvio in Serie A probabilmente aveva illuso qualche tifoso dal palato fino che questa squadra si potesse salvare senza soffrire o che avrebbe ambito all'Europa. La realtà è che la società come lo stesso tecnico giallazzurro hanno sempre ribadito quale fosse l'obiettivo e che sarebbero arrivati momenti difficili da superare nel quale cosa fondamentale era il restare uniti. Ecco appunto "l'unione fa la forza" si dice e questo è il momento in cui Frosinone e la Ciociaria devono restare uniti per compiere un'impresa. Gli amanti del calcio ricorderanno la storica salvezza del Crotone di Nicola nel 2017, quella squadra si salvò conquistando 20 punti nelle ultime 9 giornate di campionato. Dopo 29 giornate di campionato infatti i calabresi avevano soli 14 punti in classifica ed erano a meno 8 dalla zona salvezza ma riuscirono a concludere il campionato due punti sopra il terzultimo posto. Al Frosinone, per raggiungere i 34 punti di quel Crotone basterebbe conquistare la metà dei punti di quella squadra. Soglia dei 34 punti che potrebbe bastare per la salvezza o magari potrebbe servirà qualche punto in più ma l'impresa non senza dubbio impossibile o fuori dalla portata del Frosinone calcio.

Serve cambiare passo sul terreno di gioco ma anche la mentalità di una parte dei sostenitori del club di viale Olimpia. Per compiere un'impresa c'è bisogno del sostegno di tutti, soprattutto ora le cose potrebbero tornare a girare nel migliore dei modi. Se fin qui i canarini non sono stati baciati dalla fortuna in questa stagione, ora dopo un lungo periodo in cui l'infermeria è stata piena in queste settimane sembrano arrivare buone notizie in tal senso, specie sul fronte terzini (fondamentali per il gioco di Di Francesco), con Marchizza, Oyono e Harroui che saranno senza dubbio dei valori aggiunti e delle alternative importanti.

Squadra viva, giovani di talento, gioco propositivo e divertente, società solida, tifoseria calda, e classifica che lascia ancora tutto aperto per la salvezza. Perchè smettere di crederci? Perchè arrendersi già ora? Perchè non continuare a credere in una salvezza che sarebbe storica?

Sia chiaro, nelle prossime nove gare la classifica potrebbe subito tornare a sorridere o creare preoccupazione fino al prossimo 26 maggio ma l'obiettivo resterà sempre il medesimo cosi come bisognerà restare compatti, concentrati e con un unico traguardo nella testa.

Non è stata una stagione perfetta, sono stati commessi degli errori e sarà bene analizzarli, criticarli e correggerli per il futuro, ma prima bisogna lottare, credere e sostenere il sogno di una società e una città che meriterebbero di gioire ancora dopo la straordinaria cavalcata della passata stagione. CHI TIFA FROSINONE LO DIMOSTRA ORA!