L'EDITORIALE - La cessione di Gucher e la verità apparente: non bisogna commettere un errore grave

18.01.2017 08:00 di  Andrea Mastrantoni  Twitter:    vedi letture
L'EDITORIALE - La cessione di Gucher e la verità apparente: non bisogna commettere un errore grave
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© foto di Federico Gaetano

Ieri è stata una giornata veramente particolare per i tifosi del Frosinone calcio: l'ufficialità della cessione di Robert Gucher ha di fatto monopolizzato sui social e non solo tutto l'ambiente giallazzurro. E questo perché comunque Gucher era molto "amato" dai tifosi, vista anche la sua lunghissima permanenza a Frosinone.

Noi, come Tuttofrosinone.com, cioè una testata giornalistica che "vive" delle vicende legate ai colori giallazzurri, abbiamo deciso di riportare esattamente la cronostoria dei fatti della giornata, senza aggiungere un solo commento personale negli articoli. Abbiamo fatto semplicemente i cronisti riportando dapprima i saluti affettuosissimi della società canarina verso il giocatore arrivati con dei post personalizzati e ricchi di foto per ogni social network ufficiale! E successivamente abbiamo pubblicato la lettera integrale del giocatore che salutava la sua vecchia squadra e la ciociaria dove Gucher non tralasciava qualche accenno polemico alla separazione avvenuta con il Frosinone.

Abbiamo fatto dunque semplicemente il nostro mestiere riportando tutta la cronostoria di una giornata appunto particolare e che ha scaldato moltissimo i tifosi giallazzurri sul tema. E questo non perché non potevamo dire la nostra sulla vicenda, ma perché, come spesso accade, la verità poi è così ricca di sfaccettature che è difficilmente riferibile su questi temi senza cadere nell'errore di sposare inconsapevolmente poi le teorie di una parte piuttosto che dell'altra.

Resta comunque il fatto che Gucher e il Frosinone si sono detti addio: e che Gucher alla fine nella sua lettera di ieri, (successiva ai saluti affettuosi del Frosinone calcio) qualche sassolino (anche se in maniera ironica) se lo è tolto.

Non bisogna commettere però in questa vicenda un errore clamoroso: ossia quello di credere che chi alza la voce pubblicamente prima dell'altro poi effettivamente sia nella ragione. Il mondo del calcio, per quanto ci riguarda, non è fatto quasi mai da persone che mettono la riconoscenza in cima ai propri pensieri: il mondo del calcio professionistico è sempre mosso da altro (chi vuol capire capisca).

E' sempre legittimo per carità voler cambiare squadra e magari anche scegliersela (anche se si sceglie una società che certamente non si è ben comportata con il Frosinone e con le persone che rappresentano il Frosinone calcio!!!!!!), ma è altrettanto legittimo e anche professionalmente da "manuale del calcio" che una dirigenza voglia mettere a disposizione del proprio allenatore la miglior rosa possibile. E soprattutto che una dirigenza, con a capo il presidente, faccia delle scelte "imprenditorialmente" mirate alla riuscita di un progetto tecnico. Altrimenti verrebbero a cadere i ruoli e con essi tutto il sistema.

Dunque un saluto a Gucher e un grandissimo in bocca al lupo per la sua carriera. Bisogna ricordarsi però che questo è calcio professionistico e non amatoriale e che la verità solitamente non appartiene mai ad una sola parte. E che le squadre di calcio poi sono "aziende" atipiche ma pur sempre aziende. E le aziende non vivono purtroppo di ricordi o di lacrime, ma di fatturati e di obiettivi (raggiunti o persi).