EDITORIALE - Addio di Dionisi: tra dubbi e certezze

25.01.2021 13:30 di Stefano Martini Twitter:    vedi letture
EDITORIALE - Addio di Dionisi: tra dubbi e certezze
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Federico Dionisi non è più un calciatore del Frosinone. Dopo sei stagioni e mezzo dal suo arrivo, due promozioni conquistate, 210 presenze 65 gol e 24 assist, dopo aver indossato la numero 18 e la numero 10, Federico Dionisi saluta il Frosinone calcio.

La storia del calcio insegna che tutte le favole, anche le più belle, finiscono. E' normale che sia cosi, ogni cosa ha un inizio e una fine, specie nel calcio dove non si vive di ricordi ma di presente. Le storie d'amore però hanno tanti modi differenti per concludersi e il Frosinone e Dionisi si sono separati in silenzio, dopo due mesi dalla rottura.

La gestione del caso - Fin dall'inizio è sembrata una situazione paradossale, e ora che si è conclusa si può sostenere che la questione Dionisi andava gestita certamente in altro modo. Inizialmente si è parlato di scelta tecnica, poi di scelta tecnica e societaria, infine è emersa principalmente una "scelta" societaria. Del resto era difficile ipotizzare una non convocazione per scelta tecnica soli sette giorni dopo aver mandato in campo Dionisi dal primo minuto in un match importante come quello di Brescia e con il tecnico che a fine gara elogiò la prestazione del suo attaccante. Un susseguirsi di dichiarazioni alcune volte sembrate anche discordanti l'una dall'altra, da parte di mister Nesta il quale nel post gara con il Chievo dichiarava: "Dionisi? parlerà la società", poi il dt Angelozzi: "Ne parleremo in società e soltanto allora capiremo se Dionisi potrà proseguire il percorso nel Frosinone o se, invece, ne resterà fuori", e infine il Presidente: "Per Dionisi, al di là delle ricostruzioni, alcune delle quali tendenziose e sciocche e comunque tutte imprecise, se il Frosinone ha deciso di escludere dal suo progetto tecnico un calciatore che ha fatto tanto per il Frosinone – ma debbo dire che allo stesso tempo anche il Frosinone ha fatto tanto per lui – evidentemente le motivazioni debbono essere serie e non sono certi banali. Dal mio punto di vista le divergenze sono insanabili, per cui tra persone intelligenti proveremo a trovare la soluzione più giusta ed adeguata".

In merito a quelle dichiarazioni del Presidente bisognerebbe capire quali siano le motivazioni, assolutamente legittime, che hanno portato la società a prendere tale decisione. Dal momento poi, che il Presidente stesso ha dichiarato che Dionisi ha dato tanto al Frosinone e il Frosinone ha fatto tanto per Dionisi, al di là della lecita scelta di separarsi, la domanda sorge spontanea: il caso poteva essere gestito in maniera differente?  Poteva esserci un modo di "salutare" il calciatore differente? Dionisi, piaccia o non piaccia, ha di fatto rappresentato la storia recente del Frosinone calcio nelle ultime sei stagioni. Dionisi non si è mai espresso a tal proposito e anche la società al di là di quelle poche righe sopra citate non si è più espressa sull'argomento.

Voci sull'accaduto - Come dichiarato dal Presidente, ci sono state diverse ricostruzioni sull'accaduto (veritiere o no non è ancora dato saperlo e non sta a noi giudicarle), ma tutte "descrivono" a grandi linee di un diverbio nato durante un allenamento tra Dionisi e un suo compagno di squadra. Da lì sarebbe poi venuta fuori una discussione anche con un dirigente fino ad arrivare all'esclusione del calciatore dalla lista dei convocati e conseguentemente al metterlo fuori rosa. E' andata veramente così?

Una cosa però è chiara non conoscendo i fatti: Non va difeso Federico Dionisi attaccando la società nè tantomeno va fatto l'inverso. Andava fatta però chiarezza, da tutte e due le parti, per rispetto ai tifosi.

In passato il Presidente in prima persona non ha voluto separarsi da Federico, cosi come lo stesso Dionisi non ha voluto lasciare mai Frosinone. Entrambe le parti, il Frosinone e lo stesso calciatore, hanno rinunciato a tanti soldi pur di restare insieme e provare a scrivere nuovamente la "storia" del club. E' proprio per questo che ci sembra assurda una separazione arrivata in questo modo tra le parti. Totalmente assurda.